Intervista di Lilly Pinto a Simona Megna
Non esistono percorsi sbagliati o migliori di altri. Semplicemente, esistono strade.
Alcune di esse passano dalla cucina del ristorante di famiglia, deviano per un percorso universitario apparentemente differente e, alla fine, ti riportano a casa.
La storia personale e professionale di Simona, oggi chef del ristorante "Vecchio Mulino" di Cittanova, sembra aver seguito questa direzione.
Dai giochi di bambina accanto alla madre nel locale di famiglia, passando per gli studi in conservazione dei beni culturali e fino al ritorno in quella cucina in cui aveva tante volte giocato alla "piccola cuoca".
Simona, sebbene in maniera del tutto originale, ha veramente imparato a conservare cultura e a trasmetterla: le tradizioni della cucina cittanovese, quelle delle sua famiglia, l'arte di accogliere gli ospiti nel suo ristorante facendoli sentire a casa propria, a proprio agio, esattamente come si sente lei, tra le pareti di un locale che l'ha vista crescere. Minuta e sempre sorridente, circondata dai suoi cari, Simona ha fatto tesoro della cucina tradizionale arricchendola e infondendo in alcuni piatti tipici e apparentemente "intoccabili" della storia culinaria del suo paese una nuova vitalità. La sua. E sembra essere solo l'inizio.
Simona Megna, Chef del ristorante "Vecchio Mulino" di Cittanova
Lilly - Com’è che una ragazza giovane, brillante e di bellissime speranze a un certo punto fa l’esatto contrario dei coetanei che la circondano e decide di rimanere nel suo paese e portare avanti l’attivita della sua famiglia?
Simona - Non sono dell'idea che per avere successo bisogna per forza andare via dalla propria terra d'origine, le occasioni sono attorno a noi bisogna solo rimboccarsi le maniche e saperle cogliere e poi sono calabrese, notoriamente con la testa dura, le difficoltà mi stimolano inoltre ho la fortuna di lavorare con la mia famiglia.
Una delle specilaità del ristorante "Vecchio Mulino" di Cittanova
Lilly - Sei nata in cucina o ci sei entrata per caso? E hai mai pensato “ma chi me l’ha fatta fare?” Qual è la cosa più bella di questo lavoro? Quale la più difficile?
Simona - Entrambe le cose, all'età di 6 anni i miei genitori gestivano lo stesso ristorante e mia mamma per tenermi occupata mi lasciava giocare alla piccola cuoca.
Crescendo ho studiato tutt'altro, mi sono laureata in storia e conservazione dei beni culturali ma la vita ci riserva sempre molte sorprese e oggi, di fatto, progetto i "miei piatti".
Mi capita di dire "chi me l'ha fatto fare", non si può negare che quello del cuoco sia un lavoro impegnativo ma le soddisfazioni mi allontanano da quel pensiero.
Cucinare per gli altri è un atto d'amore e quindi la cosa più bella di questo lavoro è avere la possibilità di rendere felici i nostri ospiti, coccolando le loro papille gustative.
La cosa più pesante non sono le tante ore in piedi ma il non poter cenare tutte le sere con mio marito e mia figlia ... che vuoi farci? Sono una romanticona.
Cartoccio di Stocco, Chef Simona Megna
Lilly -Come è cambiato il ristorante della tua famiglia da quando a cucinare sei tu? Quali sono le materie prime di cui non puoi assolutamente fare a meno?
Simona - Essendo un ristorante a conduzione familiare non c'è un capo a cui dare spiegazioni quindi mi sono sempre sentita libera di rischiare con sperimentazioni e abbinamenti non tradizionali, i nostri clienti hanno apprezzato questa nostra nuova cucina. Per il resto non è cambiato nulla perché il nostro obiettivo è da sempre far sentire i nostri ospiti a loro agio in un ambiente familiare.
Le materie prime che non possono mancare sono: il.pesce stocco, re indiscusso del nostro menu, un ottimo olio evo, 80% dei nostri prodotti sono calabresi e spesso a km0 quindi non posso fare a meno degli ottimi prodotti che le nostre terra calabra ci offre.
Insalata di Stocco Crudo, Chef Simona Megna con Olio Extra Vergine di Oliva Fattoria Curtuladi
Lilly - Pensi che una giovane donna come te possa dare vita a un nuovo modo di “raccontare”, in cucina, il nostro territorio?
Simona - Assolutamente si, è il mio obiettivo, da una parte ho la tradizione di alcuni piatti tramandatomi da mia mamma a dall'altra l'innovazione data dalla mia curiosità.
Millefoglie di Stocco Fritto, Chef Simona Megna
Lilly - Hai un’idea che ti frulla in testa e che vorresti realizzare nel tuo ristorante? Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Simona - Si, ma non te le dico!
Stocco in Velo di Pancetta, Chef Simona Megna con Composta di Peperoncino e Zenzero Fattoria Curtuladi
Fattoria Curtuladi ©